https://finzioni.unibo.it/issue/feedFinzioni2023-03-16T13:17:03+01:00Redazione Finzioniredazione.finzioni@unibo.itOpen Journal Systems<p><strong>FINZIONI – Rivista di teoria critica e letteratura italiana contemporanea – ISSN 2785-2288</strong> è una rivista ad accesso aperto che nasce dalla volontà e dall’esigenza di rendere sempre più dinamica la condivisione dei saperi e della ricerca nazionale e internazionale nel campo della letteratura italiana contemporanea.</p>https://finzioni.unibo.it/article/view/16589Colombi Roberta, La verità della finzione. Il romanzo e la storia da Manzoni e Nievo, Roma, Carocci, 20222023-03-10T23:22:11+01:00Simone Trincasimtrinca1996@gmail.com2023-03-16T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Simone Trincahttps://finzioni.unibo.it/article/view/16590Menetti Elisabetta, Gianni Celati e i classici italiani. Narrazioni e riscritture, Milano, FrancoAngeli, collana Critica letteraria e linguistica, 20202023-03-10T23:26:47+01:00Diego Varinidiego.varini@unipr.it2023-03-16T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Diego Varinihttps://finzioni.unibo.it/article/view/16591Micheletti Giacomo, Celati ’70. Regressione Fabulazione Maschere del sottosuolo, Firenze, Cesati, 20212023-03-10T23:31:14+01:00Giulio Iacoligiulio.iacoli@unipr.it2023-03-16T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Giulio Iacolihttps://finzioni.unibo.it/article/view/16592Nay Laura, Dell’io prigioniero. Pirandello, Levi, Berto, Sanguineti, Novara, Interlinea, 20222023-03-10T23:35:43+01:00Saverio Vitasaverio.vita2@unibo.it2023-03-16T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Saverio Vitahttps://finzioni.unibo.it/article/view/16584«Non eravamo mica buoni, a fare la guerra». L’opposizione alla retorica del conflitto in Luigi Meneghello2023-03-10T22:35:19+01:00Francesca Donazzanfrancesca.donazzan2@unibo.it<p>L’articolo indaga l’opposizione alla retorica del conflitto nelle opere di Luigi Meneghello secondo tre livelli differenti. In primo luogo si prende in esame la rappresentazione e la demistificazione della retorica di stampo fascista, assimilata dai bambini mediante canti, libri e indottrinamento scolastico. La seconda parte è dedicata alla reazione contro la retorica dell’esperienza partigiana, che è narrata invece con ironia e <em>understatement</em> nei <em>Piccoli maestri</em>; infine, vi è il rifiuto da parte di Meneghello della narrazione della Resistenza all’insegna di una nuova retorica, con l’obiettivo di fornire un resoconto veritiero di quel periodo: un approccio antieroico che ha determinato l’iniziale fraintendimento del romanzo.</p>2023-03-16T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Francesca Donazzanhttps://finzioni.unibo.it/article/view/16586Il confine oltrepassato. Fantabiologia del quotidiano nelle “Storie naturali” di Primo Levi2023-03-10T22:54:35+01:00Sara Gemmasaragemma9@gmail.com<p>Il presente contributo vuole scandagliare una particolare <em>stimmung</em> della produzione artistica di Primo Levi che dalla letteratura concentrazionaria scivola in questi racconti distopici e viene declinata attraverso bozzetti di trappole-macchine quotidiane<em>. </em>Nella serie dei quindi racconti che compongono le <em>Storie Naturali</em>, Levi tratteggia un universo straniante ed evidenzia gli effetti distruttivi che l’uso sconsiderato della tecnica può avere sugli uomini. La fantascienza leviana si tocca con mano, è un effetto di realtà in perenne tensione tra l’ottimismo scientifico e il pessimismo apocalittico. Un genere che, connaturandosi come qualcosa di criptico, una volta distillato dal <em>labor</em> dello scrittore, diviene materia di riflessione trasparente. Se ne deduce, quindi, che l’umanità si annidi ancora nella possibilità di comprendere e di comunicare; ed è questa necessità che i Lager d’incomprensione quotidiana tentano di minacciare.</p>2023-03-16T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Sara Gemmahttps://finzioni.unibo.it/article/view/16587Ortensia e le ninfe. La figura femminile nella narrativa di Paolo Zanotti2023-03-10T23:04:01+01:00Michele Paolomichele.paolo2@studio.unibo.it<p>L’opera di Paolo Zanotti, a partire dai tre romanzi finora pubblicati, manifesta alcune costanti. Una di queste è la presenza di una figura femminile – quasi sempre una ragazzina, una ninfetta - al centro della vicenda, che funge da vertice attorno a cui gravitano le avventure della banda di amici. Ortensia è senza dubbio la più eminente di queste muse, l’unica a comparire già nel titolo (<em>Trovate Ortensia!,</em> 2021). Concentrandosi sull’ultimo romanzo e analizzando alcuni racconti finora trascurati dalla critica, il presente contributo illustrerà le caratteristiche che Ortensia condivide con le altre <em>femmes fatales</em>, e proporrà inoltre un confronto con Sofia e Zenobia, protagoniste dei romanzi precedenti, <em>Bambini bonsai</em> (2010) e <em>Il testamento Disney </em>(2013). Prendendo in considerazione la principale di queste caratteristiche, la natura vampiresca, si procederà quindi a saggiare l’ipotesi avanzata da Alessandro Grilli, il primo ad aver proposto uno studio su Ortensia otto anni prima della pubblicazione del romanzo: dietro il personaggio di Ortensia è legittimo rintracciare il modello della <em>final girl</em>?</p>2023-03-16T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Michele Paolohttps://finzioni.unibo.it/article/view/16588Fantastica visione di Giuliano Scabia: da Faust al New Weird2023-03-10T23:12:33+01:00Luca Tognocchiluca.tognocchi2@unibo.it<p>Questo articolo analizza <em>Fantastica visione </em>di Giuliano Scabia, dramma scritto nel 1973. Il testo verrà studiato in due direzioni. Inizialmente saranno individuati degli elementi che permettono di definirlo come una riscrittura del mito di Faust, secondo i criteri della mitocritica di Brunel. Saranno evidenziati due aspetti del mito: il suo essere potenzialmente un testo del genere fantastico (come in altre riscritture degli stessi anni a opera di Buzzati, Landolfi e Calvino) e una critica al capitalismo (come nelle letture marxiste di Lukács e Cases). Dopodiché si sosterrà l’ipotesi che il dramma sia un antecedente del New Weird contemporaneo, caratterizzato proprio dal fantastico e dalla critica del reale. Per concludere, queste due letture saranno messe in dialogo.</p>2023-03-16T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Luca Tognocchihttps://finzioni.unibo.it/article/view/16580Personaggi-Manganelli2023-03-10T17:29:17+01:00Emiliano Ceresiemiliano.ceresi@gmail.com<p>L’articolo mira a indagare attraverso le opere di tre autori contemporanei il progressivo affermarsi, accanto al Giorgio Manganelli scrittore, di un Manganelli personaggio. I caratteri con i quali Francesco Permuni-an, Giulia Niccolai e Romana Petri tratteggiano il loro personaggio ispirato allo scrittore permette di analizzare, da una specola particolare, gli esiti e le forme di trasmissione dell’«eredità dissimulata» di questo autore.</p>2023-03-16T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Emiliano Ceresihttps://finzioni.unibo.it/article/view/16581Narrare dopo “Centuria”: i racconti sbagliati e ‘impossibili’ di “Tutti gli errori”2023-03-10T17:46:12+01:00Andrea Gialloretoandrea.gialloreto@unich.it<p>Dopo aver sperimentato con <em>Centuria</em> le variazioni seriali di microracconti, Manganelli si discosta dall’opzione per le forme brevi condivisa con autori quali Calvino, Parise, Wilcock, Malerba per intraprendere con <em>Tutti gli errori</em> (1986), la sua ultima silloge di racconti, una riflessione sui generi letterari e la convenzioni narrative che trova conferma nelle pagine teoriche del saggio <em>Che cosa non è un racconto</em>, tratto dal volume <em>Il rumore sottile della prosa</em> (1994). L’articolo procede a un’analisi delle trasformazioni che l’impianto del racconto impossibile o sbagliato impone a classici motivi dell’immaginario manganelliano come il viaggio infero, l’amore asimmetrico, la dimora infestata, la natura discenditiva dell’uomo.</p>2023-03-16T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Andrea Gialloretohttps://finzioni.unibo.it/article/view/16582Giorgio Manganelli ed Achille Bonito Oliva: indizi per una lettura parallela tra letteratura e critica d’arte2023-03-10T17:56:43+01:00Massimo Maiorinommaiorino@unisa.it<p>Orientate dall’adesione al Gruppo 63 che segna l’orbita larga di uno spazio operativo comune - l’incipit di un itinerario consumato da postazioni differenti «attraverso le avanguardie» -, le parabole di Giorgio Manganelli e di Achille Bonito Oliva disegnano una produttiva e luminosa costellazione teorica e testuale di intersezioni concettuali. Allo sguardo obliquo, strabico e manierato, che nutre le operazioni critiche di Bonito Oliva - <em>Don Giovanni</em> della critica d’arte italiana dell’ultimo mezzo secolo - fa da riflesso l’inafferrabilità e l’istrionicità, l’ambiguità e l’artificio della parola manganelliana. Il saggio, riflettendo su alcuni nodi teorici che attraggono i due scrittori - manierismo, menzogna, metamorfosi, nomadismo, per citarne alcuni - prova ad istituire una «lettura parallela» che lasci affiorare nella «critica ad arte» di Bonito Oliva l’eco della ricerca letteraria di Manganelli.</p>2023-03-16T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Massimo Maiorinohttps://finzioni.unibo.it/article/view/16583Autocoscienza della finzione. Strategie metatestuali in Manganelli e Trevi2023-03-10T18:06:43+01:00Giovanni Salvagnini Zanazzogiovanni.salvagninizanazzo@gmail.com<p>Il saggio intende indagare il peso dell’eredità teorica di Manganelli sul genere dell’autofiction contemporanea, debitrice, nel suo intreccio costitutivo fra verità e finzione, delle idee espresse nei saggi di <em>Letteratura come menzogna</em>. In particolare, si analizzano nel romanzo <em>Due vite</em> di Emanuele Trevi gli aspetti della contaminazione solo apparentemente lineare dei dati biografici con la narrazione; e della diffusa intertestualità che rende il mondo sempre più somigliante a un gioco erudito, di «compilazioni tra manovalesche e fratesche». Eppure, se di gioco si tratta, è ancora e sempre un gioco serissimo: il tema manganelliano della morte e degli inferi (<em>La palude definitiva</em>) riappare nel destino comune dei due personaggi di Trevi.</p>2023-03-16T00:00:00+01:00Copyright (c) 2022 Giovanni Salvagnini Zanazzo