https://finzioni.unibo.it/issue/feedFinzioni2023-09-14T12:46:45+02:00Redazione Finzioniredazione.finzioni@unibo.itOpen Journal Systems<p><strong>FINZIONI – Rivista di teoria critica e letteratura italiana contemporanea – ISSN 2785-2288</strong> è una rivista ad accesso aperto che nasce dalla volontà e dall’esigenza di rendere sempre più dinamica la condivisione dei saperi e della ricerca nazionale e internazionale nel campo della letteratura italiana contemporanea.</p>https://finzioni.unibo.it/article/view/17981Attanasio Elisa, Divenire drago: esplorazioni nell’opera di Ortese, Bologna, Pendragon, 20222023-09-11T16:02:53+02:00Francesca Nardifrancesca.nardi11@unibo.it2023-09-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Francesca Nardihttps://finzioni.unibo.it/article/view/17982Piazza Isotta, «Canonici si diventa». Mediazione editoriale e canonizzazione nel e del Novecento, Palermo, Palumbo, 20222023-09-11T16:09:06+02:00Filippo Milanifilippo.milani@unibo.it2023-09-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Filippo Milanihttps://finzioni.unibo.it/article/view/17983Pontillo Corinne, Musei di carta. Esposizioni e collezioni d’arte nella letteratura contemporanea, Roma, Carocci, 20222023-09-11T16:12:02+02:00Gina Bellomogina.bellomo2@unibo.it2023-09-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Gina Bellomohttps://finzioni.unibo.it/article/view/17984Toracca Tiziano, Il romanzo neomodernista italiano. Dalla fine del neorealismo alla seconda metà degli anni Settanta, Palermo, Palumbo, 20222023-09-11T16:17:28+02:00Simone Giorgiosimone.giorgio@unitn.it2023-09-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Simone Giorgiohttps://finzioni.unibo.it/article/view/17975Il corpo malato: il caso di Michele de “Gli indifferenti”2023-09-11T14:28:25+02:00Nunzio Bellassaibellassai.1850144@studenti.uniroma1.it<p>In quest’articolo si intende presentare la funzione letteraria, narrativa e culturale che svolge il modello di corporeità di Michele Ardengo de <em>Gli indifferenti</em>, inteso come strumento per sondare la vita interiore del personaggio e di un’intera classe sociale. Si sottolineerà come la rappresentazione interiore e quella esteriore del personaggio sono strettamente collegate secondo una visione ancora primonovecentesca, per cui i mali dell’animo si riflettono su quelli di tipo fisico. Si indagherà, inoltre, il ruolo che l’immagine corporea pre-esistenzialista di Michele svolge all’interno del romanzo e il rapporto che stabilisce prima con Leo Merumeci e la sorella Carla e poi con i personaggi maschili della trilogia degli adolescenti, formata da <em>Inverno di malato</em>, <em>Agostino</em> e <em>La disubbidienza</em>.</p>2023-09-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Nunzio Bellassaihttps://finzioni.unibo.it/article/view/17974Acqua e terra, dove finisce il mondo. Ghirri, Celati, Ariosto, le colonne e l’argine2023-09-11T14:28:44+02:00Corrado Confaloniericorrado.confalonieri@unipr.it<p>L’articolo intende proporre una nuova interpretazione di alcune fotografie del <em>Profilo delle nuvole </em>di Luigi Ghirri. Separate dalla sequenza lineare in cui sono sistemate nel libro e ricomposte in una tavola che le inserisce in una più ampia rete di relazioni ispirandosi all’atlante <em>Mnemosyne </em>di Aby Warburg, queste immagini rivelano una genealogia nascosta che, rispettando ma sviluppando sia i modelli riconosciuti dall’autore che le indicazioni di alcuni dei suoi maggiori interpreti (Marco Belpoliti e Gianni Celati), ricollega la figura delle colonne a motivi di origine quattro-cinquecentesca e in particolare alle colonne d’Ercole. Viene così a istituirsi un dialogo a distanza tra testi che prevedono la compresenza di due elementi decisivi del paesaggio intorno al Po quali le colonne e l’argine: il <em>Profilo delle nuvole </em>di Ghirri, appunto, e l’ <em>Orlando furioso </em>di Ludovico Ariosto. Da questo dialogo, le ragioni del cui anacronismo sono difese sulla base di un recente lavoro di Carlo Ginzburg, deriva la nuova ipotesi sul significato che Ghirri attribuiva al rapporto tra le colonne e l’argine, un rapporto a cui era affidato il compito di dimostrare che è possibile prendersi cura della realtà prendendosi cura della sua rappresentazione.</p>2023-09-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Corrado Confalonierihttps://finzioni.unibo.it/article/view/17976L’happening di un coito ininterrotto: “Petrolio/Vas” di Pasolini2023-09-11T14:52:33+02:00Francesco Gallinafrancesco.gallina@unipr.it<p>Il presente saggio interpreta <em>Petrolio</em> di Pier Paolo Pasolini come organismo letterario dotato di caratteri genitali al punto da assurgere contemporaneamente a ‘corpo-testo’ virtuale capace di penetrare ed essere penetrato: al contempo pene, vagina e <em>vas </em>uterino in cui regredire nuotandovi come un pesce o, per meglio dire, come una sirena. L’opera, infatti, «desinit in piscem» (espressione oraziana qui letta in chiave psicanalitica), implicando un ambiguo gioco erotico con il lettore, co-protagonista di un coito ininterrotto con il testo sessualizzato e, di conseguenza, con l’autore. Per realizzare la sua performance, Pasolini assimila e applica alcuni fondamenti teorici desunti dalla psicanalisi freudiana, dalla ricerca bioanalitica di Ferenczi e dalla filosofia di Norman O. Brown, specie per quanto riguarda la ‘regressione talassale’ e la ‘vischiosità della libido’ (concetto ripreso da Pasolini nella sua recensione a <em>Lo smeraldo </em>di Mario Soldati); a tali riferimenti si aggiunge l’identificazione dell’autore con il <em>deus otiosus</em> di cui Mircea Eliade tratta in <em>Il sacro e il profano </em>e<em> Mito e realtà</em>.</p>2023-09-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Francesco Gallinahttps://finzioni.unibo.it/article/view/16629Oltrepassare il verbum. La comunicazione non-verbale nella trilogia fantastica di Anna Maria Ortese2023-03-16T10:58:07+01:00Eleonora Negrisolieleonoranegrisoli2@gmail.com<p>Il saggio riflette sulla trilogia fantastica di Anna Maria Ortese, costituita da <em>L’Iguana </em>(1986), <em>Il cardillo addolorato </em>(1993) e <em>Alonso e i visionari </em>(1996), concentrandosi sulle relazioni interspecie che coinvolgono i protagonisti umani e le creature mostruose immaginate dall’autrice. Il discorso indaga le possibilità di comunicazione non-verbale che mettono in atto l’iguana, il cardillo e il puma, protagonisti rispettivamente dei tre romanzi. Per mezzo del verso, del canto e dello sguardo, i tre animali sono in grado di scardinare l’idea di lingua come prova della superiorità umana, e dunque di mettere in discussione il concetto stesso di umanità. La lingua verbale è oltrepassata in favore di una nuova intelligenza emotiva, capace di ricongiungere empaticamente l’umano e il non-umano.</p>2023-09-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Eleonora Negrisolihttps://finzioni.unibo.it/article/view/17978Il volto della maschera. La biofiction “Bela Lugosi” di Edgardo Franzosini2023-09-11T15:15:05+02:00Federica Giannifederica.gianni@hotmail.it<p>L’opera <em>Bela Lugosi</em> di Edgardo Franzosini si presenta come un testo particolarmente proficuo per analizzare la dialettica tra realtà e finzione, poiché lo scrittore sceglie di raccontare la storia di un attore, Bela Lugosi, che confonde la sua vita con quella del personaggio che interpreta, il conte Dracula. Questo gioco di rispecchiamenti si presta ad indagare l’intreccio, interessante quanto problematico, tra vero e falso. Lo scopo di questo articolo sarà duplice: da una parte verificare come il libro rientri nella categoria di biofiction<em>; </em>dall’altra analizzare le molteplici forme e declinazioni che assume l’elemento immaginario per dimostrare come, per l’autore, questo sia un ingrediente indispensabile per cogliere la verità e il senso di una vita.</p>2023-09-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Federica Giannihttps://finzioni.unibo.it/article/view/17977L’eredità sensibile di Henri Michaux nell’opera di Valerio Magrelli. Un dittico genitoriale2023-09-11T15:02:46+02:00Martina Miletomartina.mileto@paris-sorbonne.fr<p>Il presente contributo ha lo scopo di illustrare il rapporto tra l’opera di Henri Michaux e la rielaborazione che ne fa Valerio Magrelli relativamente al tema del corpo. In particolare, si concentra sulla presenza tematica dell’organo della bocca e della voce, e dell’immaginario ad essi legato. L’attenzione a questo organo e all’emissione fonetica che ne scaturisce è estremamente legata, nei due scrittori, al rapporto con le figure genitoriali. In entrambi gli autori, infatti, questo tema sembra essere correlato a quello del rifiuto della figura paterna e materna.</p>2023-09-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Martina Miletohttps://finzioni.unibo.it/article/view/17979«A pezzi. A pezzetti. A pezzettini»: l’aneddoto nella poesia contemporanea italiana2023-09-11T15:24:44+02:00Giuliana Palagiuliana.pala@studio.unibo.it<p>Il seguente contributo prende in esame la possibilità di una ripresa dell’‘aneddoto’ nella poesia contemporanea italiana. Dopo avere introdotto la nozione di <em>forme brevi </em>(Montandon, 2001) o <em>forme semplici </em>(Jolles, 1930), ci si concentrerà sulle caratteristiche dell’aneddoto e sul suo utilizzo all’interno di tre raccolte di poesia contemporanea italiana, rispettivamente: <em>Le fuggitive </em>di Carmen Gallo, <em>Fuoco degli occhi </em>di Marilena Renda e <em>Betelgeuse e altre poesie scientifiche </em>di Franco Buffoni.</p>2023-09-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Giuliana Palahttps://finzioni.unibo.it/article/view/17980Un nazifascismo domenicale. “La gemella H” di Giorgio Falco2023-09-11T15:44:07+02:00Saverio Vitasaverio.vita@unito.it<p style="font-weight: 400;">L’opera di Giorgio Falco si caratterizza per la costante critica al sistema di valori del mondo neocapitalistico, a partire dalla sua esperienza di lavoratore precario. Nonostante la diversa ambientazione storica, anche <em>La Gemella H</em> si propone lo stesso scopo. Il saggio offre una lettura che mette in evidenza questo tema, a partire da confronti con altri importanti romanzi dell’autore (<em>Pausa caffè</em>, <em>Condominio Oltremare</em>, <em>Ipotesi di una sconfitta</em>, <em>Flashover</em>, <em>Il paradosso della sopravvivenza</em>), a cui seguono tre approfondimenti dedicati a Hilde, al rapporto con la gemella Helga e infine al padre, Hans Hinner.</p>2023-09-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Saverio Vita