Davanti all'immagine del dolore degli altri: Caravaggio, Sontag, Leogrande
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2785-2288/13553Parole chiave:
Migrazione, Cultura visuale, Sguardo, CriticaAbstract
Come è finito sull’isola di Lampedusa, al cuore della Crisi europea dei migranti, l’Amorino dormiente di Caravaggio (1608)? E perché Le sette opere di misericordia (1607) è stato richiesto per essere esposto in iniziative pubbliche con finalità umanitarie? Questo articolo ricostruisce alcuni dei tentativi di spostare fisicamente o di accostare l’opera di Caravaggio all’attualità e alla cosiddetta Crisi europea dei migranti. A partire da una riflessione critica su tali operazioni culturali e comunicative, l’attenzione si sofferma su di un libro che è al contempo un’inchiesta giornalistica e un’opera letteraria sul tema della migrazione: La frontiera (2015) di Alessandro Leogrande che si conclude con un’intensa riflessione sulla rappresentazione della sofferenza nella pittura di Caravaggio. Ad emergere è la possibilità di uno sguardo critico e autocritico, un esercizio di interrogazione della cultura visuale contemporanea.
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