Il sogno di una notte di carnevale. I miracoli grotteschi di Valle-Inclán e Fellini
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2785-2288/14177Parole chiave:
Fellini, Valle-Inclán, Grottesco, Esperpento, NeorealismoAbstract
Nel 1948, un giovane sceneggiatore chiamato Federico Fellini scrisse il soggetto nel quale Rossellini basò il suo mediometraggio Il Miracolo. Dopo la prima internazionale del film, venne accusato di plagio. Le molteplici similitudini tematiche e tonali con un romanzo scritto da un autore spagnolo, Ramón del Valle-Inclán, provocarono l’infuriata rassegna di un critico spagnolo in un giornale argentino. Anche se qui non si vuole instillare il dubbio che si tratti di plagio, è affascinante osservare come i loro mondi, quello dell’esperpento di Valle-Inclán e quell’altro della farsa del futuro regista, s’incrociano attraverso l’estetica del grottesco. Questo articolo approfondisce alcuni degli interessanti parallelismi che collegano questi due grandi figure.
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