«Quadrati a profondità ritmiche»: la dimensione orale come chiave interpretativa degli «Spazi metrici» di Amelia Rosselli
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2785-2288/21403Parole chiave:
Amelia Rosselli, Spazi metrici, voce, fonetica sperimentale, prosodiaAbstract
Tra le figure poetiche del Novecento italiano, Amelia Rosselli spicca non solo per il suo complesso sperimentalismo, ma anche per la sensibilità con cui è riuscita a fondere in una lingua magmatica la parola e la voce. L’obiettivo centrale del presente contributo è proprio quello di delineare alcune nuove direzioni di indagine sugli aspetti formali – metrici, musicali e prosodici – della poesia rosselliana. Per farlo, il suo più importante saggio autoesegetico, Spazi metrici, viene riletto alla luce dei dati estratti da un corpus di otto registrazioni originali dell’autrice, analizzate foneticamente con la metodologia del progetto Voices of Italian Poets. Forte della sua natura multidisciplinare, l’approccio adottato permette di correlare gli aspetti prosodici e quelli testuali dello Spazio metrico. Inoltre, consente di catturare le caratteristiche più peculiari dello sperimentale modus legendi di Rosselli. Col supporto delle analisi sperimentali, vengono descritte le coordinate di un sistema che si presenta al lettore come spazio totale: unione di molti dominî diversi della lingua che devono essere necessariamente valutati insieme per poterne far emergere la regolarità intrinseca.
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