I «Dialoghi» su «Vie Nuove»: nasce l’autorità Pasolini
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2785-2288/21414Parole chiave:
critica culturale, critica dei media, giornalismo, personaggio, semioticaAbstract
Nel 1960 Pier Paolo Pasolini iniziò la sua collaborazione con la rivista Vie Nuove, segnando una svolta cruciale nel suo percorso intellettuale. I suoi interventi, raccolti nella rubrica Dialoghi, rappresentarono un esperimento unico di interazione con i lettori, mescolando critica culturale, riflessione pedagogica e coinvolgimento personale. Questa esperienza mise in evidenza l’autonomia di Pasolini rispetto alla linea editoriale della rivista, allineata con il Partito Comunista Italiano, dimostrando la sua capacità di affrontare temi controversi con uno sguardo critico e indipendente. Attraverso i Dialoghi, Pasolini esplorò il rapporto tra media, potere e ideologia, alternando approcci provocatori e pedagogici per stimolare una profonda riflessione nei lettori. La rubrica divenne uno spazio di dialogo aperto, caratterizzato da polemiche, analisi e interazioni dirette, che permisero a Pasolini di consolidare la sua immagine pubblica di intellettuale dissidente. Questa esperienza rappresentò una fase cruciale della sua carriera, anticipando il suo futuro impegno con i mezzi di comunicazione di massa e la sua duratura influenza sul giornalismo e sulla cultura italiana.
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