Autocoscienza della finzione. Strategie metatestuali in Manganelli e Trevi
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2785-2288/16583Parole chiave:
Giorgio Manganelli, Emanuele Trevi, autofiction, intertestualità, veritàAbstract
Il saggio intende indagare il peso dell’eredità teorica di Manganelli sul genere dell’autofiction contemporanea, debitrice, nel suo intreccio costitutivo fra verità e finzione, delle idee espresse nei saggi di Letteratura come menzogna. In particolare, si analizzano nel romanzo Due vite di Emanuele Trevi gli aspetti della contaminazione solo apparentemente lineare dei dati biografici con la narrazione; e della diffusa intertestualità che rende il mondo sempre più somigliante a un gioco erudito, di «compilazioni tra manovalesche e fratesche». Eppure, se di gioco si tratta, è ancora e sempre un gioco serissimo: il tema manganelliano della morte e degli inferi (La palude definitiva) riappare nel destino comune dei due personaggi di Trevi.
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