Autocoscienza della finzione. Strategie metatestuali in Manganelli e Trevi

Autori

  • Giovanni Salvagnini Zanazzo Università di Padova

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2785-2288/16583

Parole chiave:

Giorgio Manganelli, Emanuele Trevi, autofiction, intertestualità, verità

Abstract

Il saggio intende indagare il peso dell’eredità teorica di Manganelli sul genere dell’autofiction contemporanea, debitrice, nel suo intreccio costitutivo fra verità e finzione, delle idee espresse nei saggi di Letteratura come menzogna. In particolare, si analizzano nel romanzo Due vite di Emanuele Trevi gli aspetti della contaminazione solo apparentemente lineare dei dati biografici con la narrazione; e della diffusa intertestualità che rende il mondo sempre più somigliante a un gioco erudito, di «compilazioni tra manovalesche e fratesche». Eppure, se di gioco si tratta, è ancora e sempre un gioco serissimo: il tema manganelliano della morte e degli inferi (La palude definitiva) riappare nel destino comune dei due personaggi di Trevi.

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Pubblicato

2023-03-16

Come citare

Salvagnini Zanazzo, G. (2022). Autocoscienza della finzione. Strategie metatestuali in Manganelli e Trevi. Finzioni, 2(4), 48–64. https://doi.org/10.6092/issn.2785-2288/16583

Fascicolo

Sezione

Strategie