Crimini di carta e sangue: nel laboratorio di «Atlante freddo»
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2785-2288/19197Parole chiave:
letteratura contemporanea, Luigi Bernardi, mass-media, noir, societàAbstract
Il presente articolo si inoltra nell’analisi della trilogia di Atlante freddo, osservando soprattutto il rapporto tra invenzione romanzesca e conoscenza della cronaca criminale che l’autore approfondisce nella produzione saggistica. Sotto questa prospettiva i romanzi di Bernardi diventano un laboratorio dove sperimentare le storie possibili e la narrazione funge da pretesto per raffigurare i luoghi e le dinamiche della contemporaneità. La trilogia di Bernardi punta i riflettori su una serie di questioni: la stigmatizzazione dello straniero, il degradamento della funzione informativa dei media, il rapporto tra piccola e grande criminalità. In ultimo viene introdotta una comparazione tra Bernardi e Carlotto, vista soprattutto sotto il profilo delle affinità ideologiche e tematiche.
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