Rousseau in Gadda: un paradigma negativo, con un’eccezione
DOI:
https://doi.org/10.60923/issn.2785-2288/23208Parole chiave:
Carlo Emilio Gadda, I viaggi la morte, Jean-Jacques Rousseau, Meditazione milaneseAbstract
L’articolo indaga il ruolo svolto dalla figura di Jean-Jacques Rousseau nella riflessione di Carlo Emilio Gadda, in quanto paradigma negativo con il quale confrontarsi intensamente – soprattutto nella Meditazione milanese – al fine di sviluppare una personalissima e antisistemica riflessione gnoseologica. Più volte Gadda prende in considerazione l’Emilio e le Confessioni per polemizzare in tono ironico con il filosofo francese sia in ambito tecnico-scientifico, negli scritti ‘ingegneristici’, sia in ambito umanistico. Ma è possibile rintracciare una posizione differente nei confronti di Rousseau in due saggi raccolti nel volume I viaggi la morte (1958), in cui l’Ingegnere lo pone come precursore di Freud e Proust nell’indagine psicanalitica del soggetto.
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