L’‘effetto’ Beckett su Antonio Tabucchi: il senso della Storia in «Malone muore» e «Tristano muore»

Autori

  • Camilla Pinto Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.60923/issn.2785-2288/23222

Parole chiave:

effetto Beckett, fine della storia, narratore inaffidabile, Tabucchi, testimonianza storica

Abstract

L’intento di questo di contributo è di gettare luce sulla percezione disomogenea e sgangherata della Storia – tipicamente postmoderna – fatta di cocci malamente tenuti insieme. Vengono qui presi ad esempio e messi a confronto due romanzi, Malone muore  di Samuel Beckett (1951) e Tristano muore  di Antonio Tabucchi (2004) che non è stato inserito fra gli autori italiani che hanno subìto l’‘effetto’ Beckett. Seppur a distanza di cinquant’anni l’uno dall’altro, il romanzo di Tabucchi dimostra numerose affinità non solo con il romanzo di Beckett – a partire dalla struttura caotica e dalla trama di fondo – ma con la sua produzione letteraria in generale. L’identità dei due protagonisti si disgrega assieme alla Storia, sebbene l’atteggiamento nei confronti del proprio tempo sia – con esiti diversi – polemico e a tratti derisorio.

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Pubblicato

2025-11-04

Come citare

Pinto, C. (2025). L’‘effetto’ Beckett su Antonio Tabucchi: il senso della Storia in «Malone muore» e «Tristano muore». Finzioni, 5(9), 69–85. https://doi.org/10.60923/issn.2785-2288/23222

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