Il corpo e la voce. Le poesie di Pasolini ‘dette’ dall’autore
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2785-2288/20454Parole chiave:
Pier Paolo Pasolini, poesie dette dall'autore, Rca Italiana, registrazione sonoraAbstract
Nel maggio del 1962 Pier Paolo Pasolini comincia le registrazioni sonore di alcune delle sue poesie per la etichetta discografica Rca Italiana. La sua partecipazione, curata da Sergio Bardotti, dà inizio alla collana «Edizioni letterarie» in cui ci saranno collaborazioni con Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale o Salvatore Quasimodo. Questo progetto segna il momento di svolta della Rca negli studi di via Tiburtina e per quanto riguarda la letteratura contemporanea italiana, mette in discussione i possibili benefici della registrazione della voce dei poeti sul testo scritto. Per Pasolini, presuppone l’opportunità di confrontarsi per la prima volta con la sua voce in quanto autore-lettore. Ma non solo, nell’atto di leggere le terzine del testo scelto per la registrazione, l’inedito La Guinea, rielabora la poesia avvicinando questo nuovo mezzo multimediale al modus operandi del laboratorio pasoliniano. Dalla seguente registrazione con la Rca, le letture nei filmati per la Rai e la Rsi fino al dibattito tenutosi a Lecce nell’ottobre 1975 in questo saggio ripercorreremo tutti i momenti in cui il poeta legge a voce alta le sue poesie.
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